Ricerca: i programmi elettorali a confronto
Nei post precedenti ho analizzato e commentato le proposte di Ulivo (vedi post) e Casa delle Libertà (vedi post) su ricerca, università e innovazione.
Riporto a mo’ di riassunto le conclusioni che ho tratto dall’analisi ci ciascun programma:
ULIVO: un pò di fuffa, buone idee, qualche sbavatura.
Nel complesso mi sembra un programma piuttosto articolato (per essere un programma elettorale) e che accanto a un pò di bla bla contiene diverse buone proposte, in particolare quella dell’Agenzia per la Ricerca e l’idea di discutere una nuova governance per l’Università. Qualche proposta è discutibile, come quella poco sensata sull’ ‘obbligarietà del dottorato di ricerca e il piano di assunzioni a tempo indeterminato, che ricorda un pò le "infornate" periodiche da prima repubblica, ben note nelle università di qualche anno fa (ora non ci sono neanche più quelle).
CASA DELLE LIBERTA’: uno sconcertante vuoto.
IN tema di ricerca l’unico pregio del programma è la sua sintesi: quattro righe. Delle quattro proposte avanzate su ricerca ed innovazione la prima (trasformare le Università in Fondazioni) è a mio avviso sconcertante per la sua ingenuità e povertà di intenti la seconda, (incrementare-gli-investimenti-punto), è troppo vaga per poter essere presa in considerazione; la terza (copiare il modello francese) è poco credibile, dato che non tiene conto di differenze sostanziali fra i due paesi. Solo l’ultima proposta, raddoppiare la detassazione degli utili investiti in ricerca, sembra plausibile e ragionevole. Troppo poco,anzi praticamente nulla.
Le elezioni sono un tema delicato, ma posso assicurarvi che nel valutare i programmi dei due schieramenti mi sono basato soltanto sui fatti e sul mio senso critico, senza alcun pregiudizio politico, per rispetto di chi legge e della mia stessa materia grigia. Per chi ha commenti da fare, i commenti sono lì apposta. Sergio Pistoi