Ricatti
Quando il signor Macheath venne a sapere dalla Pesca che il signor Coax era il prescelto […] gli fu chiaro che contro quel Coax doveva intraprendere qualcosa.Dopo aver un po’ riflettuto prese una decisione , poi, con un tram a cavalli, si recò in una di quella equivoche redazioni di giornali sistemate in due sile stanza, che di solito sono abitate da certi signori ficcanaso e non molto ben lavati, pieni di untuosa retorica.Furono aperte delle vecchie annate di giornali, macchiate e sporche. Le sfogliarono.
Poi il signor Macheath salì su un secondo tram a cavalli che lo portò a Basmith Square. Là, in un appartamento situato dietro un cortile, conferì un incarico a un tizio, un grassone che se ne stava in maniche di camicia. […]
Al Commissariato, la mattina dopo, ebbe una conversazione con l’Ispettore Capo. Curvi sulla scrivania quei due signori studiavano il contenuto dell’inserto avvolto nella carta d’imballaggio specialmente un quaderno a righe legato in cartone rosso: il diario del signor Coax. […]
[L’Ispettore]disse con la sua parlata lenta e meticolosa: “Caro Mac, non c’è nulla da fare contro di lui. Quali siano i suoi affari, non lo sappiamo: per principio non ficchiamo il naso nelle imprese commerciali di gente per bene; che ci servirebbe? Quell’uomo, le sue imposte le paga, e basta. […]. E neanche ci occupiamo della vita privata dei gentlemen; e per quanto riguarda furti con scasso, non ne ha compiuti. L’unica cosa sarebbe una denuncia di due anni fa secondo la quale, in occasione di una retata, questo signore, sarebbe stato trovato in un albergo equivoco insieme alla consorte di un funzionario del Ministero della Marina.
Ma è meglio mettere questa faccenda fra le mani di un giornalista. ti indirizzerò a qualche giovanotto capace di trarne qualcosa.Premette nuovamente un bottone e ricevette un altro fascicolo, piuttosto spesso, sul quale stava scritto: “Ricatti”.
Da “Il Romanzo da Tre Soldi”, Bertolt Brecht, 1958- Trad. Ruth Leiser e Franco Fortini