I miracoli delle staminali adulte. E della fede.
Fra i tanti commenti deliranti sull’uso o meno delle cellule staminali embrionali, la mia palma d’oro va ad un recente editoriale dell’Avvenire, che con grande scelta di tempo ci regala un paragone calcistico per esaltare le virtù delle cellule staminali adulte. In breve, il pezzo parte dal presupposto che sono ormai 65 le patologie che oggi si curano grazie all’uso delle staminali adulte:" 65 scoperte già all’opera, con benefici tangibili che vanno dalle ossa al sangue, dal fegato agli occhi, dalla pelle al cuore..." scrive l’autore dell’editoriale Francesco Ognibene. La conclusione è (secondo lui) lapalissiana: adulte battono embrionali 65 a zero. Scrive Ognibene: "Se una qualsiasi delle partite mondiali di questi giorni finisse con un cappotto (facciamo un sei a zero, per dire) a favore di una squadra pur forte ma non paragonabile alla rivale, celebrata dai media e superfavorita per risorse investite e star schierate nelle sue file [se non l’avete capito si riferisce alle staminali embrionali, nda], il giorno dopo stampa, tv e opinione pubblica chiederebbero a gran voce almeno le dimissioni dell’allenatore, ingiungendo di cambiare metodo di gioco. Bene: c’è una partita ancora in corso il cui risultato è fissato sul 65 a zero, ma nessuno chiede conto della disfatta alla squadra così pesantemente strapazzata".
Anzitutto, quali sono queste fantomatiche 65 malattie? Avvenire non fornisce la lista, e non è dato di sapere se il suo editorialista l’abbia veramente letta. Lo dico perchè, dopo aver fatto il mio compitino su google, ho trovato la magica lista, che circola da un pò su internet e sui media d’oltreoceano, e le sorprese non mancano. Se scorriamo la lista delle malattie scopriamo che si tratta quasi esclusivamente di patologie che si curano 1) con il trapianto di cellule staminali del sangue (alias trapianto di midollo) 2) con il trapianto di cellule staminali epitaliali (alias trapianto di pelle e di tessuto corneale coltivato in vitro). In altre parole, metodologie il cui successo non è certo in discussione, ma che-almeno nei primi due casi- sono in uso da decenni, seppur con continui miglioramenti. Tra l’altro, la lista riporta abusivamente anche diverse malattie (ad esempio Osteogenesis imperfecta, Sandhoff disease, Hurler’s syndrome, Krabbe leukodystrophy, Osteopetrosis, Cerebral X-linked adrenoleukodystrophy) per le quali non esiste una cura definitiva. La fonte originale delle lista è un sito americano contrario alla ricerca sugli embrioni
Il ragionamento viziato di Avvenire è: 1) dato che molte persone vengono curate con il trapianto di midollo e di pelle (cioè metodi in uso da decenni), e nessuno è stato mai curato con le staminali embrionali, le prime vincono la partita. ERGO 2) Inutile insistere con la ricerca sui poveri embrioni, dato che la superiorià delle staminali adulte è dimostrata. Con lo stesso metodo possiamo sbizzarrirci pericolosamente: Provate così: 1) finora la chemioterapia ha curato migliaia di pazienti, mentre le nuove terapie non hanno curato ancora nessuno. ERGO 2) lasciamo perdere la ricerca sui nuovi farmaci. Oppure, in versione retrò, mettetevi nei panni dei vostri nonni e tornate indietro di qualche decennio: a) la penicillina ha salvato un sacco di persone, mentre i nuovi antibiotici (che ancora sono soltanto un cumulo di altre muffe in un frigo) non hanno curato nessuno. ERGO 2) perchè mai dobbiamo fare ricerca su nuovi antibiotici? E così via.
Forse bisogna spiegare agli amici di Avvenire un fatto ovvio, e cioè che le 65 terapie vantate come successi dell’impiego di cellule staminali adult siano metodi established, che vantano anni di applicazione clinica, come il trapianto di midollo, e quindi non ha senso paragonarli ai possibili benefici delle cellule staminali embrionali, che ancora vengono studiate in laboratorio.
Se volete saperla tutta, sono un pò stufo della contrapposizione forzata da "adultisti" e "embrionisti". E sono anche contrario all’ hype mediatico che si fa intorno alle possibilità delle cellule embrionali, presentate come la panacea a tutti i mali.
E’ vero, finora nessuno è stato curato con cellule staminali embrionali. E’ giusto che questo la gente lo sappia, se non l’ha capito. Ma Avvenire, e molti cattolici, farebbero più bella figura a non cercare di convincere il pubblico con ragionamenti artificiosi e fasulli come quello appena visto. Perchè non si limitano a enunciare il loro credo? Per loro l’embrione non si tocca e basta, perchè questo dice la loro religione. Almeno questa sarebbe una posizione più rispettabile, anche da parte di chi la pensa altrimenti. Pistuà