Il tuo DNA è “B” o “Z”?
Perché il DNA somiglia ad un moccio?
Video di estrazioni del DNA ce ne sono tanti. Ho provato a farne uno diverso, un esperimento da eseguire anche in casa con ingredienti che abbiamo tutti, e spiegazioni semplici ma accurate. Che in effetti, appena estratto il DNA somiglia davvero ad un moccio, ad un muco, insomma a roba un pò schifosetta. Ma anche quello ha una spiegazione scientifica.
È il primo video che ho prodotto per il mio nuovo canale Youtube RockScience.
Iscrivetevi al mio canale Youtube e fatelo conoscere: posterò a cadenza più o meno regolare video sulla scienza e sulla comunicazione a tutto tondo, fatti a modo mio. E intanto, se volete godetevi questo video, in collaborazione con il progetto GenerationLab, e condivitetelo con chi è interessato: insegnanti, studenti, genitori e gente curiosa..
Coming next sul Tubo: com’è fatto il DNA?
Il mio DNA al TED
Ora che il mio DNA è stato letto e trasformato in un file, non esiste solo più nelle mie cellule come contenuto chimico. C’è una copia digitale, extracorporea del mio genoma che posso usare online. Cosa ci faccio con il mio file di DNA?
Lo scorso giugno ho avuto il piacere di partecipare a TEDx Vicenza e raccontare ad un pubblico attento e divertito il nuovo mondo della genomica digitale. E’ stato anche l’evento in cui ho forse coinvolto più persone nel “mio” test genetico del gusto: 950. Ecco il video:
One more thing…Giovedì 9 Novembre insieme a Andrea Vico aprirò la mattinata di FocusLive, il festival dell’omonima rivista con la conferenza-spettacolo di Geni a Bordo. Appuntamento alle 9,30 al Museo della Scienza e Tecnologia di Milano.
Stay sharp!
Sergio
In tour (di nuovo!) per le scuole d’Italia
Eccomi di nuovo in tour fino al 18 Ottobre con il collega Andrea Vico nelle scuole a raccontare di DNA, genomica personalizzata, biotecnologie e soluzioni del presente e del futuro. E’ Geni a Bordo, l’iniziativa che Andrea ed io abbiamo avviato cinque anni fa quasi per scommessa, e che nel tempo è diventata una delle iniziative di divulgazione itineranti più importanti in Europa, tanto da suscitare l’attenzione della rivista scientifica PLOS. Tante le novità di quest’anno e anche un nuovo trailer. Vi siete mai chiesti come si organizza un tour come il nostro? Nel video/backstage troverete una risposta.
Vaccini Vs. Spread: chi la spara più grossa?
Dimenticate i vaccini: il pensiero magico e le fake news vanno alla grande soprattutto quando si parla dei nostri soldi.
Tempo fa ho pubblicato un post divulgativo su come funziona lo spread dedicato ad un mio (ipotetico) figlio deficiente. E’ stato uno degli scritti più letti e condivisi della mia bacheca: il che è ironico se si pensa che il mio piatto forte, in teoria, sarebbe la biomedicina, ma la dice lunga su quanto sia necessario fare divulgazione anche su temi non prettamente scientifici.
Accanto a svariati apprezzamenti, l’articolo ha suscitato anche commenti che evocavano complotti globali o “teorie” che si avvicinano più al pensiero magico che alla percezione razionale della realtà. Il tutto condito da riferimenti a fake news (nella top-ten c’è la storia della “truffa” del cambio marco/euro) o a notizie inesatte (tipo: il debito pubblico italiano è nelle mani degli stranieri – in realtà chiunque abbia una connessione internet può verificare che solo il 30% del debito pubblico appartiene a investitori esteri).
Mi ha colpito notare che tali commenti non arrivavano dai soliti negazionisti o da gente le cui bacheche inneggiano alla Merkaba o ai fiori di Bach. Al contrario, provenivano per lo più da profili pro-scienza, a volte tenuti da pacati insegnanti e accademici che non sognerebbero mai di negare, che so, l’utilità dei vaccini.
C’è insomma gente intelligente, e non poca, che evidentemente crede nella bontà del pensiero razionale e della verifica delle fonti quando c’è di mezzo la salute ma poi mi cade nella pseudoscienza quando si parla d’altro. Di conti pubblici, ad esempio.
Non è solo un problema del mio pubblico. Mi guardo intorno e vedo eserciti di volenterosi che si battono sui social contro le bufale nell’ambito della medicina o all’ambiente. Costoro hanno tutta la mia simpatia e nel mio piccolo cerco di dare un contributo. Ma perché quelle stesse persone lasciano a casa le basi del mestiere quando il pensiero antiscientifico, con gli stessi vizi, e ogni tanto perfino lo stesso lessico, impera sull’economia?
Quando si tratta di affrontare razionalmente temi come le pensioni o il debito, vedo gente colta ripetere tristemente luoghi comuni e teorie bislacche che non passerebbero il vaglio di un bambino di otto anni sono tristemente ripetute da gente colta e preparata senza alcuna verifica. Vedo crociati della razionalità che schiumano davanti ad un antivaccinista ma si allontanano dalla realtà accecate dal tifo politico o vittime del loro background culturale quando parlano di conti pubblici.
Dalle bacheche dei social alle stanze dei bottoni della politica è un fiorire di moltiplicatori magici, di debiti che si trasformano in ricchezza, di ricette per creare valore dal nulla, di monete d’oro piantate nel campo dei miracoli, di teorie complottiste usate per zittire chi richiama alla realtà. Quando si parla dei bilanci pubblici, dei nostri soldi, del nostro futuro, il pensiero magico e il negazionismo vanno alla grandissima.
E’ come se queste persone dicessero: OK, sono uno che crede nella scienza ma, ragazzi, qui si parla di economia, non di vaccini o riscaldamento globale quindi tutto OK, ognuno ha la sua opinione e se la tiene!
Non sono ovviamente d’accordo. Che si parli di vaccini, di riscaldamento globale o di debito pubblico, le balle sono sempre balle e i dati sono sempre dati. Così come non esiste il moto perpetuo, non esistono ricette monetarie per creare magicamente ricchezza dal nulla.
Si può obbiettare che una bufala sui vaccini o sulla salute faccia più danni di una, che so, sulle pensioni, perché ha un effetto immediato sul benessere o il rischio delle persone, magari di quelle più fragili. Ma anche questo è opinabile: la storia anche recente insegna che le scelte economiche basate sulla superstizione, la demagogia o il pensiero magico, hanno effetti terribili su milioni di persone. Erodono il benessere dei cittadini e si ripercuotono pesantemente perfino sulla loro salute, sulla qualità e aspettativa di vita, non fosse altro che per gli inevitabili sacrifici che comportano sul piano della spesa sanitaria.
Che si parli di salute o di economia, dimenticare le basi della razionalità e ignorare la realtà dei dati a favore della fede ha un solo effetto nel lungo termine: la rovina.
Nei palazzi che contano, i pochissimi che disperatamente si aggrappano ai numeri sono emarginati, bollati come disfattisti e invitati alle dimissioni da chi sta al governo.
Fra tre o quattro anni, quando Facebook odiosamente riproporrà il ricordo di questo post, ci troverà impoveriti, con meno prospettive di ora, e più incazzati. Daremo la colpa ai poteri forti, al governo che nel frattempo magari avrà cambiato colore.
Come i più biechi terrapiattisti, ci aggrapperemo all’idea sterile del complotto e ci dimenticheremo di quanto siamo stupidi.
Con il mero, automatico atto di riproporre questo testo, gli algoritmi di Facebook dimostreranno invece di avere una memoria infinitamente migliore della nostra.
Esami di Maturità e clonazione: Sergio Pistoi ai microfoni di Radio 3 Scienza
Lo spread spiegato a mio figlio deficiente
Hai prestato mille euro al tuo vicino Giovannino. Avete un contratto, il Giovannino-Bond, per cui lui ti restituirà i tuoi mille euro più l’1% di interesse fra un anno. Giovannino è una brava persona ma tutti sanno che è un po’ spendaccione. Anzi, a dire il vero è indebitato di brutto. Più precisamente, per ogni 100euro che produce, è indebitato per 130.
Giovannino è generoso, mantiene molti anziani e bisognosi in casa sua ma pare anche che alberghi svariati individui che mangiano a sbafo e non fanno quasi niente. Poi c’è un tot di soldi che non si sa dove finiscano, perché, diciamolo, Giovannino non è bravissimo a tenere i conti a posto.
Il dubbio se Giovannino pagherà o no ce l’hai, eccome. Ma finora lui ha sempre onorato i debiti, al limite ha venduto qualche mobile e messo moglie e figli a stecchetto perché sa che altrimenti i soldi non glieli presterebbe più nessuno.
Certo, all’isolato accanto ci sarebbe Franz. Lui sì che tiene i conti in ordine, ha molti meno debiti rispetto a quello che guadagna, è considerato superaffidabile e morigerato. Ma proprio perché tutti vogliono prestare i soldi a lui, l’interesse che offre è bassissimo, vicino allo zero. Franz ispira talmente fiducia che nei tempi più rischiosi la gente del quartiere gli affida i soldi solo per tenerli al sicuro in cambio di un interesse negativo, cioè pagandolo per il suo servizio!
Tu dici, OK, ma io voglio ricavare qualcosa dai miei mille euro e in fondo Giovannino ha sempre pagato. Chi non risica non rosica, giusto? Giusto.
Poi un giorno vieni a sapere che da Giovannino si prevede una nuova amministrazione e questi nuovi amministratori dicono in giro che il debito è una cosa buona, anzi bisogna farne di più! Addirittura un paio di quegli amministratori hanno già detto che vogliono cambiare moneta e stamparne una tutta loro per pagare i debiti!
Insomma, tu gli hai dato gli euro, che li puoi usare dove vuoi, e loro potrebbero restituirti in tuoi soldi in Giovannino-Valuta, che puoi spendere solo a casa di Giovannino. Quanto varranno in euro i soldi di Giovannino? Chi li accetterà? Cos’ha lui in casa che posso comprare, e a quanto? Ma con tutti sti debiti ce la farà Giovannino? Boh.
Appena si sparge la voce, ovviamente nessuno vuole più prestare i soldi a Giovannino all’1 per cento di interesse. Piuttosto li prestano a Franz, guadagnano poco ma sono al sicuro. Oppure li danno a Jaqueline, che sta lì vicino, non è affidabile come Franz ma neanche messa male come Giovannino e offre un interesse che è una via di mezzo fra i due. Da Jaqueline almeno si sa chi comanda, e nessuno ha mai detto che cambierà moneta.
Quando vedono che in giro c’è agitazione, gli amministratori di Giovannino cambiano versione sulla storia della moneta ma alla fine nessuno è davvero convinto. Ancora più agitato dei suoi prestatori, Giovannino licenzia i nuovi amministratori prima ancora che abbiano iniziato. Ora non si capisce neanche più chi comanda, a casa di Giovannino. Cosa faranno?
Giovannino, che è sempre in cerca di quattrini, non ha altra scelta se non quella di aumentare l’interesse dei suoi Bond, così da renderli più appetibili a chi è più propenso a rischiare, ovviamente a fronte di un maggior guadagno. Fa un giro del quartiere e capisce che per attirare abbastanza prestatori ora deve dare il 3 per cento di interesse, non l’uno per cento come prima.
Contemporaneamente, anche i detentori dei Giovannino-Bond già in circolazione, come il tuo, cominciano ad agitarsi. Molti, a ragione o a torto, decidono che è meglio perderci qualcosa subito che rischiare di perdere tutto fra un pò. Allora decidono di vendere i G-Bond ad altri più propensi al rischio, ovviamente per meno del loro valore nominale, cioè ad un prezzo minore di quanto li hanno pagati loro, altrimenti chi vuoi che glieli compri, visto che le stime sull’affidabilità di Giovannino sono peggiorate.
Il tuo Giovannino-Bond annuale da mille euro ora sul mercato ne vale 980 – più o meno quello che otterresti prestando i soldi a Giovannino al nuovo tasso di interesse. D’altra parte nel quartiere non sono fessi e i conti li sanno fare. Chi compra, sa di rischiare ma spera di guadagnare di più al momento del rimborso.
Se tutto va bene, i compratori alla scadenza avranno indietro mille euro + gli interessi dell’ 1% che c’era nel tuo contratto, ma avranno pagato solo 980 euro, quindi si metteranno in saccoccia altri 20 euro (quindi il 2% in più di te). Totale, 3 per cento di guadagno, come si diceva prima.
Il rendimento del G-Bond – che dipende dall’interesse che offre ma anche ovviamente da quanto l’hai pagato- è aumentato.
Se invece va male i compratori rischiano di perdere tutto l’investimento. Può succedere. C’est la vie, e loro lo sanno.
Giovannino invece si lamenta, dice che tutti ce l’hanno con lui e lo vogliono fallito. Grida al complotto, vorrebbe che per amicizia o per stima tutti (anche tu) gli prestassero i soldi senza chiedere interessi alti. Mostra le cose belle che ha in casa e che dovrebbero garantire il prestito. I familiari che fanno il tifo per il debito di Giacomino non hanno neanche capito bene che le loro cose, i soldi nel cassetto, i vestiti, le suppellettili di casa, sono a rischio di esproprio da un giorno all’altro. Ma ormai la gente non si fida comunque.
Giovannino urla che gli altri non possono imporgli cosa fare a casa sua, dimenticando che finché hai debiti, troppi debiti, non sei mai davvero padrone.
E’ vero che in giro c’è anche chi approfitta dell’incertezza e del panico. Per esempio, c’è chi ha interesse a spargere voci allarmistiche e far calare il prezzo dei Giovannino-Bond per comprarli a poco e poi magari rivenderli se e quando risalgono. C’è anche un giro di scommesse parallele per cui c’è chi ha puntato contro Giovannino e i suoi Bond. Se questi perdono di valore, loro guadagnano e quindi gufano contro.
Magari tutto ciò non sarà simpatico nei confronti di Giovannino. Ma è chiaro che il problema è quello che succede a casa di Giovannino, non le scommesse che si fanno fuori.
Tra i fighi del quartiere la differenza tra il rendimento di Franz e quello di Giovannino si chiama spread, in inglese. Ma anche senza essere i precisini della situazione, tutti capiscono che la differenza fra il tasso di interesse di Franz e quello di Giovannino, aka lo spread, si allarga perché a prestare i soldi a Giovannino si rischia di più. Oppure perché la gente pensa, magari a torto, di rischiare di più, che in termini di investimento è la stessa cosa.
Certo, c’è anche gente che ci marcia. Ma su Franz e Jaqueline, ad esempio, non c’è modo di speculare al ribasso, perché sono più affidabili. Anche se qualche furbone spargesse voci allarmistiche su di loro, dicendo che potrebbero non pagare, nessuno ci crederebbe. Infine, contrariamente alle accuse di Giovannino, alla maggior parte del quartiere non gliene frega niente di comandare a casa del nostro amico. Quello che vogliono è recuperare i loro soldi e guadagnarci. Il che nei mercati e in generale fra persone sane di mente, è normale.
Troppa trama? Caro figliolo, questa storia contiene concetti di livello quarta elementare, gli unici che io e te possiamo afferrare. Se non sei riuscito a seguire fino a qui, ti voglio bene lo stesso. Magari però evita di andare in giro a parlare di economia.
PS: non ho figli, ma se ne avessi sarebbero quasi sicuramente deficienti per mere questioni genetiche. Comunque nel titolo funzionava.
Omeopatia Day. L’esperimento definitivo.
Non so chi abbia decretato il 10 Aprile come giornata mondiale dell’omeopatia. E’ comunque un’ottima occasione per provare con mano tutti i benefici che la scienza non riesce a spiegare.