Scienziati (e non solo) in piazza:nel mirino Moratti e Pistella

[…] Gli studiosi e scienziati scenderanno domani in piazza in tanti e con tanto clamore PER DARE UNA SPERANZA al Paese. Per chiedere che il Paese si riappropri delle proprie chance di sviluppo, che possa mantenere aperta la via del progresso non solo economico, ma anche sociale, culturale e civile.
Il PARADOSSO di questa manifestazione e’ che gli scienziati sono costretti a chiedere quanto ogni giorno viene asserito da tutti i politici, dalle forze produttive, dalle autorevoli firme di tutti i giornali, di destra e di sinistra, di centro-destra e di centro-sinistra: CHE LA RICERCA ABBIA PRIORITA’ NELLE STRATEGIE del Paese e SIA MESSA NELLE CONDIZIONI di POTER ESPRIMERE AL MEGLIO le proprie potenzialità.
[…]
Ecco perché gli scienziati sono costretti ancora una volta a chiedere che l’impegno della politica sia serio e duraturo.
Che non si percorrano le strade intraprese dalla MORATTI di:
– ESCLUDERE I GIOVANI dal sistema della ricerca (4 anni di blocco delle assunzioni);
– che non si RIDUCANO GLI SPAZI DI AUTONOMIA ai ricercatori (bene primario per rendere realmente di valore la qualità del lavoro intellettuale)
– che non si amministrino le organizzazioni di ricerca per sistemare nei punti chiave i propri uomini di fiducia (SPOIL SYSTEM) ma che valga il principio del merito scientifico;
– che si alimenti con SUFFICIENTI RISORSE il sistema della conoscenza (il definanziamento attuale e’ uno scandalo senza precedenti persino per l’Italia);
– che l’idea di mettere la ricerca al servizio del Paese significa di fatto non trovare scorciatoie del tipo AZIENDALIZZAZIONE delle istituzioni di ricerca e ABBANDONO della ricerca di base (mentre in tutto il mondo c’e’ un recupero di valore della ricerca fondamentale proprio per avere i massimi risultati sulle ricadute);
– che si dica la VERITA al paese ed agli scienziati, senza numeri finti, finanza “creativa”, e proclami altisonanti.Da sempre c’e’ una DIFFICOLTA’ DELLA POLITICA ad intercettare le istanze della ricerca, ma in questi 5 anni si e’ assistito all’esatto contrario dell’affermazione di questi principi basilari, mascherando oltretutto questa azione dissennata con grandi discorsi di rilancio e giochi di prestigio (chiacchiere come le abbiamo definite in un precedente comunicato).
Oltre alle rivendicazioni sulla ricerca in generale è il CNR, e il suo presidente Pistella ad essere al centro del mirino. Non a caso proprio dalla sede dell’ente di ricerca parte la manifestazione.
[…] decide di ritrovarsi sotto il CNR perché in questo ente il presidente Pistella ha SEGUITO ALLA LETTERA e con particolare zelo gli intendimenti politici del ministro: burocratizzazione, accentramento, riduzione delle autonomie, ma anche atteggiamenti arroganti e di provocazione nei confronti della comunità scientifica […] Inoltre, con un colpo di mano finale (ignorando le prerogative del Consiglio Scientifico Generale del CNR) si sta tentando in questo ente di ridefinire in fretta e furia la rete di ricerca (nomina di 67 nuovi direttori) e di determinare un processo di avanzamento nella organizzazione gerarchica difficilmente recuperabile.[…]
Nature stima che almeno 1000 ricercatori potrebbero partecipare, ma potrebbero essere molti di più. — Sergio Pistoi
[Nella foto (S. Pistoi) una manifestazione di ricercatori del 2002]
Biopop: la scienza come non l’avete mai discussa


Saving Italian Science
“Saving Italian Science” . Il titolo scelto da Nature del 16 Marzo parafrasa il famoso film di Spielberg ma è di tutt’altro tenore. L’autorevole rivista scientifica inglese fa un’analisi spietata, ma per questo lucida e veritiera della ricerca italiana e delle prospettive di cambiamento che potrebbero portare le prossime elezioni politiche. Fra le altre cose Nature riconosce alla coalizione di centro-sinistra il merito se non altro di aver ascoltato e fatto proprie le ragioni dei ricercatori nel proprio programma elettorale, mentre, scrive Nature,
“La coalizione di centro destra non ha ancora formalizzato le proprie intenzioni riguardo alla scienza ma – aggiunge la rivista- fonti vicine a Berlusconi fanno pensare che ci sia da attendersi una continuazione della stessa filosofia [verso la ricerca applicata, a scapito di quella di base, ndr]”
In un box a margine dell’articolo, Nature getta poi forti dubbi sul valore personale di alcuni alti dirigenti della ricerca italiana, tra cui Fabio Pistella, direttore del CNR, Sergio Vetrella (ASI) e Claudio Regis (ENEA).
Pistella risponde (ma le sue pubblicazioni per ora non ci sono).
Fabio Pistella, presidente del CNR, risponde con una nota alle contestazioni riguardo ai dubbi sul suo numero effettivo di pubblicazioni scientifiche (vedi il mio post) e alla sua precedente gestione di un altro ente che versa oggi in condizioni deprecabili, l’ENEA .
Scrive Pistella: La natura strumentale della contestazione a me rivolta alla base della “Lettera aperta al Presidente del CNR” […] appare evidente, se si considera che il giudizio del CIVR sulle attività di ricerca dell’ENEA si riferisce al periodo 2001-2003. Ritengo che la contestazione andrebbe rivolta ad altri, visto che, la mia funzione di Direttore generale e non di presidente dell’ENEA, è cessata nell’aprile 1997 .
La nota contiene anche una promessa (ancora non mantenuta) di trasparenza:
Quanto all’elenco dei miei articoli e relazioni a congressi, ammesso che questo sia un elemento significativo della vicenda, gli interessati potranno consultarlo da domani [22 MArzo n.d.r.] sul sito del CNR. Non ho difficoltà a confermare che i miei lavori specialistici sulla fisica del reattore si riferiscono ai miei primi 15 anni di attività”.
A tutt’oggi sul sito del CNR l’elenco dei lavori del prof. Pistella non c’è. Solo un ritardo tecnico, spiega cortesemente la sua portavoce, interpellata da ScienceBackstage, che promette la soluzione del problema in pochi giorni e di segnalarmi(ci) quando sarà disponibile l’elenco.
Dato che siamo molto curiosi ne riparleremo in un prossimo post. Sergio Pistoi
(Nella foto (CNR): Fabio Pistella ).
Quanto guadagnano i ricercatori?

Scienziati ignudi

Scidev.net: scienza dall’altro mondo
IL nome non è dei più fantasiosi, ma il sito scidev.net , portale dell’omonima organizzazione, è veramente un ottimo punto di osservazione sulla scienza e le iniziative per la ricerca dei paesi in via di sviluppo. Scidev è un associazione non profit nata con il supporto di prestigiosi organismi di varie parti del mondo.
Il sito, documentatissimo e autorevole, è disponibile in inglese, spagnolo e portoghese.Da non perdere.
Premio Pirelli per la divulgazione della scienza

multimediali di comunicazione della scienza.
La partecipazione è gratuita e il montepremi è di 105.000 euro. La
scadenza per linvio dei lavori è il 31 dicembre 2006 e la premiazione sarà
la primaverà seguente a Roma.Gli argomenti di quest’anno scelti per promuovere la diffusione
della cultura scientifica e tecnologica sono quelli relativi alla
didattica multimediale nei seguenti settori:fisica, chimica,
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partecipazione di autori italiani, sono in palio 2 premi riservati
esclusivamente ad essi.