Ricerca: un mondo che cambia
La Cina è oggi al terzo posto mondiale nella graduatoria dei paesi che finanziano ricerca, un dato che gli esperti americani stanno prendendo molto sul serio. C’è da augurarsi che lo si faccia anche da noi.
Non posso ancora mettere online il testo del mio articolo per ovvi motivi di copyright, ma il rapporto della NSF è liberamente consultabile qui. Ve ne consiglio la lettura. Sergio Pistoi
Diventare capi del CNR: cosa dice la legge
Intanto vediamo cosa dice la legge, in questo caso quella che sancisce le caratteristiche che deve avere il direttore del CNR (art 6 comma 2 Decreto legislativo 4 giugno 2003 n. 127)
Il presidente é scelto tra persone di alta qualificazione scientifica e manageriale, con una profonda conoscenza del sistema della ricerca in Italia e all’estero e con pluriennale esperienza nella gestione di enti o organismi pubblici o privati, operanti nel settore della ricerca. É nominato con le procedure di cui all’articolo 6, comma 2, del decreto legislativo 5 giugno 1998, n. 204, dura in carica quattro anni e può essere confermato una sola volta.
Traduzione: secondo la legge, il presidente del CNR deve essere allo stesso tempo:
1) uno scienziato di alto valore (=alta qualificazione scientifica)
2) una persona di comprovate capacità manageriali (=alta qualificazione manageriale)
3) uno che la sa lunga su come funziona il mondo della ricerca (=il resto del bla bla)
Ora, applicando il mio metodo empirico, proverò a vedere se il nostro Fabio Pistella soddisfa uno o più di questi criteri stabiliti dalla legge:
1) E’ Pistella un valente scienziato?
No. L’analisi della suo curriculum scientifico, già discussa fino alla nausea nei miei post, e altrove, dimostra che il suo profilo di scienziato è mediocre . Questo nonostate il poco encomiabile tentativo di Pistella di dissimulare la povertà del suo CV, vantando pubblicazioni inesistenti. A ciò si aggiunge il fatto che nella comunità scientifica, Pistella era un emerito sconosciuto prima di approdare a ruoli direzionali assegnatigli dall’alto.
2) E’ Pistella un manager di comprovata esperienza in campo scientifico?
Su questo ci sono legittimi dubbi. Anzi, al di là delle polemiche più o meno sterili sulle sue pubblicazioni possiamo dire che la carenza che più di ogni altra gli viene rinfacciata dai suoi avversari è proprio quella manageriale. Fra i suoi precedenti incarichi il più importante è stato quello di direttore generale dell’ENEA (dal 1981 al 1997) dove ha applicato una politica che si è rivelata, alla luce dei fatti , disastrosa. L’ENEA versa oggi in uno stato oggettivamente deprecabile, sia sul piano scientifico che su quello organizzativo. L’ENEA è oggi un ente commissariato dal 2005 i cui vertici, in perfetto stile Morattiano, sono nominati in base a criteri politici. Ovviamente non sarebbe logico addossare a Pistella tutta la responsabilità per quello che è successo all’ENEA ma almeno possiamo dire che il suo carnet professionale nella ricerca non è ricco di successi, tutt’altro. Facciamo un esempio tanto per capire. Diciamo che siete il maggiore azionista della Tap-o-Matic, la multinazionale leader in accessori per cavatappi, si cui dovete scegliere il nuovo amministratore delegato. Davanti a voi avete il CV di Pisto Fabiella, un tizio che per anni ha diretto un’azienda simile, la NovoTap. Non sapete bene cosa ha fatto, ma quello che sapete, perchè non siete nati ieri, è che la NovoTap è sull’orlo del fallimento (inoltre produci accessori per cavatappi decisamente scadenti). Che fate, lo assumete o cercate altrove?
3) E’ Pistella uno che la sa lunga?
Che Pistella la sappia lunga, almeno su "come si sta al mondo" mi pare evidente, considerata la sua fulminea carriera . La pluriennale esperienza richiesta dalla legge, innegabilmente ce l’ha, anche se come abbiamo visto non sempre così positiva Se , però, ci chiediamo se la sa lunga riguardo al mondo della ricerca forse la risposta è negativa. Lo dico per vari motivi. Anzitutto parla e agisce come se la scienza e le sue regole gli fossero estranee. Nel suo processo di rimaneggiamento del CNR la scelta degli istituti da accorpare, chiudere etc..è stata fatta troppo spesso senza tenere conto di indicatori di eccellenza scientifica, e senza che appaia una vera strategia di ricerca a lungo termine. E poi, se fosse stato un pò più "scafato" su come vanno le cose nel mondo scientifico, avrebbe saputo che per riformare un ente come il CNR, senza entrare nel merito della riforma, si usano modi diversi da quello che ha impiegato, e che hanno già fallito per l’ENEA. Forse l’esperienza avrebbe dovuto insegnare a Pistella che è meglio agire diversamente. Perchè, come fanno tutti gli enti seri nel mondo, non ha consultato un panel di revisori internazionali , seri ed indipendenti, prima di affrontare una ristrutturazione così impegnativa? Sergio Pistoi
Scienziati (e non solo) in piazza:nel mirino Moratti e Pistella
[…] Gli studiosi e scienziati scenderanno domani in piazza in tanti e con tanto clamore PER DARE UNA SPERANZA al Paese. Per chiedere che il Paese si riappropri delle proprie chance di sviluppo, che possa mantenere aperta la via del progresso non solo economico, ma anche sociale, culturale e civile.
Il PARADOSSO di questa manifestazione e’ che gli scienziati sono costretti a chiedere quanto ogni giorno viene asserito da tutti i politici, dalle forze produttive, dalle autorevoli firme di tutti i giornali, di destra e di sinistra, di centro-destra e di centro-sinistra: CHE LA RICERCA ABBIA PRIORITA’ NELLE STRATEGIE del Paese e SIA MESSA NELLE CONDIZIONI di POTER ESPRIMERE AL MEGLIO le proprie potenzialità.
[…]
Ecco perché gli scienziati sono costretti ancora una volta a chiedere che l’impegno della politica sia serio e duraturo.
Che non si percorrano le strade intraprese dalla MORATTI di:
– ESCLUDERE I GIOVANI dal sistema della ricerca (4 anni di blocco delle assunzioni);
– che non si RIDUCANO GLI SPAZI DI AUTONOMIA ai ricercatori (bene primario per rendere realmente di valore la qualità del lavoro intellettuale)
– che non si amministrino le organizzazioni di ricerca per sistemare nei punti chiave i propri uomini di fiducia (SPOIL SYSTEM) ma che valga il principio del merito scientifico;
– che si alimenti con SUFFICIENTI RISORSE il sistema della conoscenza (il definanziamento attuale e’ uno scandalo senza precedenti persino per l’Italia);
– che l’idea di mettere la ricerca al servizio del Paese significa di fatto non trovare scorciatoie del tipo AZIENDALIZZAZIONE delle istituzioni di ricerca e ABBANDONO della ricerca di base (mentre in tutto il mondo c’e’ un recupero di valore della ricerca fondamentale proprio per avere i massimi risultati sulle ricadute);
– che si dica la VERITA al paese ed agli scienziati, senza numeri finti, finanza “creativa”, e proclami altisonanti.Da sempre c’e’ una DIFFICOLTA’ DELLA POLITICA ad intercettare le istanze della ricerca, ma in questi 5 anni si e’ assistito all’esatto contrario dell’affermazione di questi principi basilari, mascherando oltretutto questa azione dissennata con grandi discorsi di rilancio e giochi di prestigio (chiacchiere come le abbiamo definite in un precedente comunicato).
Oltre alle rivendicazioni sulla ricerca in generale è il CNR, e il suo presidente Pistella ad essere al centro del mirino. Non a caso proprio dalla sede dell’ente di ricerca parte la manifestazione.
[…] decide di ritrovarsi sotto il CNR perché in questo ente il presidente Pistella ha SEGUITO ALLA LETTERA e con particolare zelo gli intendimenti politici del ministro: burocratizzazione, accentramento, riduzione delle autonomie, ma anche atteggiamenti arroganti e di provocazione nei confronti della comunità scientifica […] Inoltre, con un colpo di mano finale (ignorando le prerogative del Consiglio Scientifico Generale del CNR) si sta tentando in questo ente di ridefinire in fretta e furia la rete di ricerca (nomina di 67 nuovi direttori) e di determinare un processo di avanzamento nella organizzazione gerarchica difficilmente recuperabile.[…]
Nature stima che almeno 1000 ricercatori potrebbero partecipare, ma potrebbero essere molti di più. — Sergio Pistoi
[Nella foto (S. Pistoi) una manifestazione di ricercatori del 2002]
Biopop: la scienza come non l’avete mai discussa
Saving Italian Science
“Saving Italian Science” . Il titolo scelto da Nature del 16 Marzo parafrasa il famoso film di Spielberg ma è di tutt’altro tenore. L’autorevole rivista scientifica inglese fa un’analisi spietata, ma per questo lucida e veritiera della ricerca italiana e delle prospettive di cambiamento che potrebbero portare le prossime elezioni politiche. Fra le altre cose Nature riconosce alla coalizione di centro-sinistra il merito se non altro di aver ascoltato e fatto proprie le ragioni dei ricercatori nel proprio programma elettorale, mentre, scrive Nature,
“La coalizione di centro destra non ha ancora formalizzato le proprie intenzioni riguardo alla scienza ma – aggiunge la rivista- fonti vicine a Berlusconi fanno pensare che ci sia da attendersi una continuazione della stessa filosofia [verso la ricerca applicata, a scapito di quella di base, ndr]”
In un box a margine dell’articolo, Nature getta poi forti dubbi sul valore personale di alcuni alti dirigenti della ricerca italiana, tra cui Fabio Pistella, direttore del CNR, Sergio Vetrella (ASI) e Claudio Regis (ENEA).
Pistella risponde (ma le sue pubblicazioni per ora non ci sono).
Fabio Pistella, presidente del CNR, risponde con una nota alle contestazioni riguardo ai dubbi sul suo numero effettivo di pubblicazioni scientifiche (vedi il mio post) e alla sua precedente gestione di un altro ente che versa oggi in condizioni deprecabili, l’ENEA .
Scrive Pistella: La natura strumentale della contestazione a me rivolta alla base della “Lettera aperta al Presidente del CNR” […] appare evidente, se si considera che il giudizio del CIVR sulle attività di ricerca dell’ENEA si riferisce al periodo 2001-2003. Ritengo che la contestazione andrebbe rivolta ad altri, visto che, la mia funzione di Direttore generale e non di presidente dell’ENEA, è cessata nell’aprile 1997 .
La nota contiene anche una promessa (ancora non mantenuta) di trasparenza:
Quanto all’elenco dei miei articoli e relazioni a congressi, ammesso che questo sia un elemento significativo della vicenda, gli interessati potranno consultarlo da domani [22 MArzo n.d.r.] sul sito del CNR. Non ho difficoltà a confermare che i miei lavori specialistici sulla fisica del reattore si riferiscono ai miei primi 15 anni di attività”.
A tutt’oggi sul sito del CNR l’elenco dei lavori del prof. Pistella non c’è. Solo un ritardo tecnico, spiega cortesemente la sua portavoce, interpellata da ScienceBackstage, che promette la soluzione del problema in pochi giorni e di segnalarmi(ci) quando sarà disponibile l’elenco.
Dato che siamo molto curiosi ne riparleremo in un prossimo post. Sergio Pistoi
(Nella foto (CNR): Fabio Pistella ).