Rettore per un pelo
Come per le ultime elezioni politiche, le vittorie per un pugno di voti sono di casa anche all’università. Augusto Marinelli, rettore uscente dell’Università di Firenze, è stato rieletto ieri alla seconda votazione per pochi decimi di voto: quelli necessari a raggiungere il quorum per passare al primo turno. I decimi si spiegano col fatto che i voti del personale tecnico-amministrativo valevano 1/10 rispetto a quelli del personale docente.
Pur avendo totalizzato meno voti dello sfidante, Valentino Federici, Marinelli ha comunque battuto il concorrente per numero di voti "pesati". In altre parole, il personale docente, ricercatori e professori, si è schierata in maggioranza per il rettore uscente, mentre Federici ha avuto l’ appoggio del personale tecnico-amministrativo. Alla fine della votazione, Marinelli si è ritrovato con 1015,2 voti "pesati": 8 decimi in meno rispetto al quorum. Il regolamento prevede però che i voti "decimali" vengano arrotondati per eccesso, raggiungendo così quota 1016. Il risultato delle votazioni è pubblicato qui.
Federici, il cui programma era improntato al cambiamento, si dichiara comunque soddisfatto "Queste elezioni sono una svolta importante per il nostro Ateneo, dove ha potuto svilupparsi grazie alla mia candidatura un confronto di idee e di soluzioni che ci sarà molto utile per il futuro. È stata una campagna elettorale vera, un voto vero."- scrive nel suo sito web. Forse se ne riparlerà nel 2009.
Il meno che si possa dire è che si è trattato di un’elezione travagliata. Una prima votazione, a inizio giugno, era stata sospesa poco dopo l’inizio perchè ci si accorse che il sistema non era tecnicamente in grado di garantire l’anonimato. Saggiamente, si è poi deciso di ricorrere alle vecchie ma affidabili schede cartacee. Pistuà
Nella foto: i due sfidanti.