Fabio Mussi ministro di Università e Ricerca
Exit Moratti. Arriva, fresco di giuramento, il nuovo ministro dell’Università e Ricerca. E’ Fabio Mussi (Ds). Dalla biografia del neo-ministro si evince che non si tratta di un tecnico, visto che pare non abbia alcuna esperienza nel campo della ricerca (il fatto che la figlia sia ricercatrice in fisica non vale).
Intanto prendo come un segnale positivo il fatto che Prodi abbia deciso di dividere nuovamente istruzione e ricerca/università in due dicasteri. L’idea del superministo alla Moratti, un piede sulla scuola e uno sulla ricerca, si è rivelata fallimentare, non solo grazie all’operato della stessa Letiziona, ma anche per il fatto che, diciamocela francamente, è già un bel grattacapo gestire scuola e università/ricerca separatamente, figuriamoci insieme. Ehi, stiamo parlando di ministri, non di Einstein. Insomma, meglio due ministeri. Vedremo un pò che combina il Nostro.
Ecco le note biografiche di Fabio Mussi da Wikipedia:
Fabio Mussi (Piombino, 22 gennaio 1948) Nel 1966 si iscrisse al Partito Comunista Italiano, con cui mosse i primi passi nella politica universitaria. Nel 1973 si laureò in filosofia alla Scuola Normale Superiore di Pisa, di cui poco dopo divenne membro del Comitato direttivo. Continuava intanto la sua ascesa nel PCI, che lo portò nel 1979 ad entrare nel Comitato centrale del partito. Nello stesso anno fu nominato responsabile delle pagine culturali; vice-direttore di Rinascita; vice-responsabile della sezione stampa e propaganda e in ottobre responsabile del settore.Dal 1980 al 1984 fu segretario regionale del PCI in Calabria, ed al termine del suo mandato entrò nella Direzione nazionale. Confermato in tutti i suoi incarichi, dal 1986 al 1988 fu condirettore de L’Unità. Favorevole alla "svolta della Bolognina", divenne dirigente di prestigio prima del Partito Democratico della Sinistra e poi dei Democratici di Sinistra, di cui guida la corrente schierata più a sinistra, il cosidetto "correntone". L’attività parlamentare di Fabio Mussi iniziò nel 1992, allorchè fu eletto deputato per la circoscrizione Pisa–Livorno–Lucca–Massa-Carrara con 14.213 voti di preferenza. Nel 1994 il suo seggio gli venne confermato con il 52,5% dei voti, mentre nel 1996 venne rieletto con il 61,5% dei consensi. Al termine delle elezioni politiche del 2001, in cui gli venne confermato il seggio alla Camera dei Deputati, venne nominato dai colleghi parlamentari vice-presidente della Camera.Dopo le elezioni politiche del 2006 ha ricevuto un nuovo mandato parlamentare ed è stato il primo presidente, seppur provvisorio, della Camera nella XV legislatura. Il 17 maggio 2006 viene nominato Ministro dell’Università e Ricerca dal Governo Prodi II.