Levi Montalcini batte cassa
Servono 3 milioni di euro per l’EBRI, l’istituto di neurobiologia fondato a Roma da Rita Levi Montalcini. E’ lo stesso premio Nobel a dichiararlo oggi da New York. Francamente, non capisco quale sia il senso di un tale accorato appello, se non quello di sensibilizzare Pantalone, cioè il governo.
Un’ipotesi plausibile dato che, grazie al peso del suo voto al senato, l’arzilla scienziata avrebbe in mano una leva più che efficace per convincere il governo a finanziare la sua creatura, magari in barba ai principi più volte ribaditi da Mussi sulla selezione rigorosa e competitiva dei finanziamenti alla ricerca.
Sia chiaro, non sto dicendo che l’EBRI non sia meritevole di finanziamenti, ma che questi dovrebbero avvenire nell’ambito di una sana competizione con tutti gli altri istituti, in modo da selezionare i progetti più validi. E non sto neppure mettendo in dubbio la buona fede della Senatrice a vita. Il problema è che quando ci si ritrova, volenti o nolenti, a fare l’ago della bilancia basta chiedere (anche in buona fede) e vi sarà dato. Speriamo quindi che il governo non sia tentato di trovare una scorciatoia e finanziare direttamente l’EBRI sulla fiducia per ingraziarsi la Ritona nazionale (con rispetto parlando), assicurandosi il suo importante appoggio.
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